Da quando sono catechista dei bambini che si preparano a ricevere la Prima Comunione – ormai più di dieci anni! -, dedichiamo sempre il primo giorno del catechismo a presentarci.
Ogni bambino racconta al gruppo come si chiama e ci parla della sua famiglia: il papà, la mamma e i fratelli, se ne ha. E parliamo di quello che piace fare a ciascuno: giocare a calcio, andare in montagna, mangiare gli spaghetti, risolvere puzzle o fare le capriole.
Alla fine, giungiamo alla conclusione che siamo tutti diversi, ma c'è qualcosa di molto profondo che ci unisce: siamo tutti cristiani, e quindi facciamo parte della stessa famiglia, perché tutti facciamo parte della Chiesa.
Questa affermazione ha un effetto immediato sui bambini: volti stupiti e mani alzate a fare domande. Allora siamo fratelli? E chi è nostro padre?
Questa semplice dinamica può servire per introdurre nella catechesi il tema dell'amore per la Chiesa. All'inizio i bambini intendono la “Chiesa” come l'edificio parrocchiale, ma poi comprendono che la Chiesa è un grande albero che accoglie tutto e di cui facciamo parte con la nostra fede e le nostre opere.
Possiamo poi proseguire spiegando ai bambini che questo albero il cui seme è stato piantato da Gesù ha continuato a crescere grazie ai Suoi apostoli, che si sono incaricati di farlo crescere predicando il Vangelo in tutto il mondo.
Ora, quindi, la Chiesa è una grande famiglia di battezzati, uniti dalla stessa fede e sotto l'autorità del Papa.
Se la Chiesa siamo noi, dunque, dobbiamo amarla e curarla!
Un altro momento splendido della catechesi è quello in cui diciamo ai bambini che dopo la morte e risurrezione di Gesù, San Pietro ha diretto la Chiesa.
Da allora, ormai più di duemila anni fa, la Chiesa ha sempre avuto un pastore universale, che governa, guida e cura la sua unità. È il Papa di Roma, il rappresentante di Gesù sulla Terra. E ora è Papa Francesco, il Papa numero 266 della Chiesa.
Cosa possiamo fare perché i bambini imparino di più sul Papa? Vorremmo proporvi qualche idea. Genitori, insegnanti e catechisti, attenzione!
Un esempio è Non abbiate paura di sognare cose grandi. Papa Francesco parla ai ragazzi, ma sono splendidi e ottime fonte di ispirazione e apprendimento tutti i suoi interventi.
Avere una fotografia del Pontefice nell'angolo di preghiera della stanza, nell'aula del catechismo, in classe a scuola... La prima fotografia ufficiale di Papa Francesco è stata diffusa il 21 marzo 2013, qualche giorno dopo la sua elezione a successore di Pietro, e da allora ne sono state scattate moltissime. Potete scaricare quella che vi piace di più da questa galleria di foto ufficiali del Vaticano.
Il modo di far giungere un messaggio privato al Papa è attraverso la posta, visto che non ha un indirizzo di posta elettronica personale. Se volete scrivergli una lettera, potete inviarla a questo indirizzo:
Sua Santità Francesco
00120 Città del Vaticano
Papa Francesco conta su noi fedeli per portare avanti le sue intenzioni. Attraverso la Rete Mondiale di Preghiera, propone ogni mese un'intenzione concreta per cui pregare. Su questa pagina web si possono trovare le intenzioni del Papa per il 2021 e proporre ai bambini un momento concreto della giornata per ricordarsi di pregare e di offrire qualche piccolo sacrificio per questi propositi del Pontefice.
Ad esempio, come ha scoperto la sua vocazione a 16 anni. Il Papa ha raccontato in varie occasioni cos'è accaduto nel suo cuore quel 21 settembre 1953, mentre stava andando a una festa ed è passato per la sua parrocchia a Buenos Aires, dove ha sentito la necessità di confessarsi e parlare con un sacerdote:
È stato il Papa a introdurre in Argentina negli anni Ottanta questa devozione alla Vergine, che conosceva da quando aveva studiato in Germania. È stato ad Augusta che ha infatti scoperto quell'immagine nella parrocchia di St Peter am Perlach. Gli è piaciuta a tal punto da portare in Argentina alcune immagini di Nostra Signora di Knotenlöserin, che in spagnolo significa “che scioglie i nodi”.
Se volete leggere ai bambini la storia completa, potete trovarla sulla pagina web della parrocchia di San José del Talar di Buenos Aires, in cui l'immagine è intronizzata dal 1996. La sua festa si celebra l'8 dicembre.
Circa la piccola figura di San Giuseppe che il Pontefice tiene sul comodino, egli stesso ha spiegato:
E quest'anno è dedicato proprio a San Giuseppe!
“Pregate per me”, ripete spesso Papa Francesco nelle sue udienze pubbliche o nei viaggi ufficiali. Il Pontefice ha rivelato che lo chiede sempre perché ha bisogno di essere sostenuto dalla preghiera del popolo.
Sulla pagina web Click to Pray possiamo entrare nel profilo di preghiera del Papa e pregare insieme a lui per le sue intenzioni.
Papa Francesco recita l'Angelus tutte le domeniche da Piazza San Pietro, e quindi si può vedere e si possono ascoltare le sue parole.
Il mercoledì, inoltre, riceve tutti i fedeli in un'udienza generale nell'Aula Paolo VI o nel Cortile di San Damaso.
Per conoscere orari e requisiti per poter entrare, bisogna contattare la Prefettura della Casa Pontificia.
Tutti uniti con Papa Francesco!