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La prima scuola argentina intitolata a Carlo Acutis

ARGENTINA
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Esteban Pittaro - pubblicato il 21/09/21
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Si tratta della scuola della Rete Educativa Fasta a San Carlos de Bariloche, che ha cambiato il proprio nome per porsi sotto il patrocinio di colui che è noto come il “cyberapostolo dell'Eucaristia”

L'Argentina ha già una scuola dedicata al beato Carlo Acutis. Si tratta della scuola della Rete Educativa Fasta a San Carlos de Bariloche, che ha cambiato il proprio nome per porsi sotto il patrocinio di colui che è noto come il “cyberapostolo dell'Eucaristia”.

“Averlo come patrono significa portare ad esempio un modello vicino per i nostri bambini e i nostri giovani”, ha spiegato ad Aleteia Leandro Flocco, direttore dei giovani di Fasta (Fraternidad de Agrupaciones Santo Tomás de Aquino).

“Carlo Acutis ha affrontato le stesse sfide, gli stessi interessi e gli stessi compiti dei nostri giovani d'oggi, e malgrado la quotidianità della sua vita è sulla via della santità. Per questo Carlo viene proposto non solo come un modello da seguire, ma anche come il patrono di tutta la gioventù in virtù del suo amore, della sua devozione e della sua dedizione a Dio, alla Vergine Maria, all'Eucaristia, alla Chiesa, al Santo Padre e al prossimo”, aggiunge.

L'idea è nata alla fine dello scorso anno, quando il movimento ha saputo che una reliquia di primo grado di Carlo Acutis sarebbe stata data in custodia ai giovani di Fasta. “L'abbiamo ricevuta nel mese di marzo ed è stata intronizzata nel Colegio Fasta Villa Eucarística di Córdoba, con l'intenzione di trasformarlo in un centro di venerazione aperto a tutta la città”, ricorda Flocco.

È stato allora che, vedendo l'accoglienza ricevuta, il fondatore della Fraternità, fra' Aníbal Fosbery ha proposto per la scuola di Bariloche, che stava compiendo i primi passi, di portare il nome del beato italiano.

Quando è stata ricevuta la reliquia, questa è stata portata nelle comunità e nelle scuole del Movimento nel Paese in un tour pastorale che “sta lasciando numerosi frutti”.

“Il suo arrivo viene preparato e atteso, i bambini e i giovani conoscono la sua vita, la sua persona, le sue vicende, e così scoprono l'apostolo, cosa che li commuove e li spinge a imitarlo”, ha spiegato Flocco.


Non sono però solo i giovani ad essere influenzati: “Questo incontro con il giovane beato fa sì che anche i padri di famiglia scoprano l'importanza di essere strumenti per trasmettere la fede ai loro figli e accompagnarli sulla via della santità”.

“È molto gratificante vedere che in ogni diocesi in cui viene ricevuta la reliquia molti fedeli accorrono a venerarla. L'arrivo di Carlo Acutis nelle varie località provoca non solo movimento nelle parrocchie, ma diventa notizia, e in molti casi ottiene un riconoscimento in ambito governativo, facendo dichiarare il tour di interesse sociale e culturale nelle giurisdizioni”.

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Ricevendo la reliquia e partecipando all'atto del cambio di nome della scuola, il vescovo di San Carlos de Bariloche, monsignor Juan José Chaparro, ha affermato: “Oggi la nostra comunità, la nostra città, il nostro mondo è benedetto in modo nuovo con la presenza di questa reliquia”.

“Dare il nome di Carlo all'istituzione educativa è benedire Dio, rendergli grazie e dare un plus di vita nella fede a questa comunità”, ha aggiunto.

Il Colegio Fasta Carlo Acutis di San Carlos de Bariloche ha tre livelli di insegnamento ed è uno dei 24 istituti della Rete in Argentina, 2 dei quali di Educazione Speciale.


Il nuovo nome della scuola di Bariloche non è l'unica manifestazione della devozione per il giovane beato nel Paese sudamericano.

Oltre all'impatto della visita delle sue reliquie in varie province, a Buenos Aires una mostra in una chiesa emblematica mostra l'impatto che ha avuto la diffusione della sua storia dopo la beatificazione.

Nella basilica del Pilar, in cui c'è una reliquia di primo grado del beato Acutis, si espone infatti da metà agosto e per tre mesi lo studio di apparizioni, manifestazioni e invocazioni della Santissima Vergine realizzato dal giovane italiano morto nel 2006 e beatificato nel 2020.

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