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Candela aveva 10 anni e stava per morire. Sua madre ha chiesto aiuto a Giovanni Paolo I

MIRACLE
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Esteban Pittaro - pubblicato il 15/10/21
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Com'è avvenuto il miracolo che permetterà la beatificazione di Albino Luciani, Giovanni Paolo I. La mamma della bambina lo ha pregato senza sapere chi fosse

La grazia ottenuta per intercessione del Servo di Dio Giovanni Paolo I che permetterà la sua beatificazione è stata la guarigione di una bambina nel 2011 a Buenos Aires (Argentina). Fino al momento di chiedere la sua intercessione, la madre della piccola non conosceva Albino Luciani, ma ha confidato nel sacerdote a cui aveva fatto ricorso per chiedergli una benedizione in vista della morte imminente della figlia, ha chiesto per sua intercessione un miracolo e questo si è verificato.

Candela aveva allora 10 anni e conduceva una vita normale a Paraná, nella provincia argentina di Entre Ríos. Tutto è iniziato con un forte mal di testa, che non scompariva e a cui si aggiungevano altri sintomi, finché è stata ricoverata nell'ospedale pediatrico della sua città.

Nessuno studio spiegava l'origine della sua malattia, e Candela non mostrava segni di ripresa, anzi, il suo quadro clinico peggiorava, con convulsioni. Sempre accompagnata dalla mamma Roxana, il capofamiglia, è stata trasferita a Buenos Aires, alla Fundación Favaloro, dove sono arrivati a consigliarle di tornare nella sua città perché potesse morire a casa.

Il 22 luglio, secondo quanto ha riferito Roxana al portale Infobae, la dottoressa le ha detto che Candela sarebbe morta quella notte stessa, che non c'era nulla da fare. È stato allora che Roxana ha cercato sostegno in padre José, della parrocchia di Nuestra Señora de la Rabida, nelle vicinanze dell'ospedale, che visitava i malati e che aveva conosciuto lì a Buenos Aires. È andata con lui dalla bambina, e seguendo il sacerdote, pur non sapendo chi fosse Giovanni Paolo I, ha chiesto la sua intercessione.

Da quel momento, la bambina ha iniziato a migliorare notevolmente. Un mese dopo è uscita dalla terapia intensiva, e a settembre ha lasciato Buenos Aires. Non c'erano spiegazioni mediche per la sua incredibile ripresa.

Candela ha completato la riabilitazione in un centro di Paraná, e già nel 2014 aveva recuperato la memoria e la parola. Ha completato la scuola superiore e oggi studia Sicurezza e Igiene all'università. Non presenta alcuna conseguenza di quello che ha passato, che come si è saputo anni dopo e hanno riferito i protagonisti a Infobae era un caso di FIRES, un'encefalopatia epilettica potenzialmente fatale. Padre José ha riferito l'accaduto a Papa Francesco con una lettera che ha inviato attraverso suo fratello, con cui il Papa ha collaborato per anni a Buenos Aires. La storia è giunta alle orecchie dei promotori della causa di beatificazione, che hanno commissionato gli studi rigorosi per verificare che non ci fossero spiegazioni scientifiche per la guarigione di Candela. Il verdetto scientifico e teologico ha confermato che la bambina è guarita dopo la preghiera di intercessione a Giovanni Paolo I.

La ratifica del miracolo avvenuto a Buenos Aires è giunta con un decreto che conferma che l'Argentina avrà anche due nuovi beati, i martiri del Zenta. Quasi 450 anni prima della miracolosa guarigione ottenuta dalla preghiera a San Giovanni Paolo I, con la stessa fede con cui Roxana e José hanno chiesto l'impossibile, don Pedro Ortiz de Zárate e il gesuita Juan Antonio Solinas hanno dato la vita annunciando il Vangelo in quelle terre.

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