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Lo struggente album di famiglia degli Ulm, polacchi uccisi per aver protetto degli ebrei

RODZINA ULMÓW
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Dominika Cicha - pubblicato il 23/10/21
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Era il marzo 1944: la famiglia di Józef e Wiktoria Ulm, con i sei bambini nati (Staś, Basia, Władzio, Franuś, Antoś e Marysia) e il settimo nel grembo materno furono uccisi per aver protetto dei giudei.

All'alba di quel 24 marzo 1944 i soldati tedeschi fecero irruzione nella casa della famiglia Ulm. Ne trassero fuori dapprima Józef e la moglie Wiktoria, quindi assassinarono gli otto giudei che si nascondevano da loro. Più tardi il luogotenente Eilert Dieken, comandante della pattuglia, diede l'ordine di uccidere i sei figli della famiglia, «così che non ci siano problemi con loro».

Prima di morire, gli Ulm formavano una famiglia unita e gioiosa – è quel che colpisce quando si scorrono gli scatti di Józef, fotoamatore. Amava immortalare i momenti famigliari nella vita quotidiana: i bagnetti, i giochi, le colazioni in cucina. Józef ha fotografato molto anche la moglie Wiktoria: la si vede mentre prepara dei dolci o mentre gioca coi bambini, o mentre se ne stanno tutti intensamente assorti in lettura.

[traduzione dal francese a cura di Giovanni Marcotullio]

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