Da quando ho inserito la mia e-mail negli articoli che pubblico, ricevo centinaia di testimonianze dai nostri lettori.
Ad Aleteia siamo molto grati per il sostegno che ci offrite con le vostre preghiere e per le belle storie che condividete con noi.
Stamattina aprendo la posta ho trovato una testimonianza diversa, al contempo bella e forte. È edificante, e ho pensato che valesse la pena condividerla con voi. L'autrice, pensando al bene che avrebbe potuto fare, ci ha autorizzati a farlo. Leggetela con attenzione. Vi toccherà l'anima.
Cari fratelli,
la mia esperienza con Dio è basata sulla sua Misericordia.
Egli mi ha dato migliaia di occasioni per tornare al Suo Cuore, ma il mio si comportava come se Gesù e Maria fossero una superstizione senza avere vera fede, senza dover mai assumere un autentico impegno d'amore.
Ho mancato a quasi tutti i comandamenti, a quasi tutti, lo dico con grande tristezza. Rendermi conto che ho crocifisso Gesù in continuazione...
Lo vedo pregare per me nel deserto, sul Monte degli Ulivi, nel Suo lavoro di falegname, tra i Suoi amici, e soprattutto al Getsemani e sulla Croce.
L'ho fatto sudare sangue, L'ho colpito, Gli ho messo una corona di spine intrecciata da me, mi sono presa gioco di Lui, l'ho crocifisso.
E ha sempre detto: “Padre, perdonala, perché non sa quello che fa! Figlia, ecco tua Madre!”
Siamo importanti per Dio
Io che non sono niente non posso credere di essere tanto importante per il mio Dio. Ma senza meritarlo lo sono.
Un giorno qualsiasi, pensando che sto già togliendo tempo alla mia vita (ho 60 anni), ho provato un enorme dolore e una grande necessità di confessarmi, non perché sapevo di essere sul punto di morte. Era come una chiamata interiore, un'esortazione a ricorrere alla grazia divina.
Ho iniziato a ricordare la mia vita e a scrivere i miei peccati. Mi vergognavo tanto!
Mi sono anche resa conto che, nonostante tutto, Dio misericordioso mi dava l'opportunità di riconciliarmi con Lui, e anelavo a una pace che non avevo mai avuto ma che sentivo sarebbe stata possibile.
Ho ricordato il Salmo 40 e ho pregato con un fervore inusitato, sconosciuto, prima di entrare nel confessionale. Ero certa dell'amore infinito e della grande misericordia di Dio.
“Signore, non rifiutarmi la tua misericordia; la tua bontà e la tua verità mi custodiscano sempre!”
Mi sono confessata e ho verificato che il Suo perdono mi toccava l'anima. Ho esclamato emozionata e grata: “Gloria a Dio misericordioso ed eterno! Gloria al Dio dell'Amore!”
Gesù mi ha tirato giù dal cavallo sfrenato che è stata la mia vita. Sono rinata. Mi ha permesso di far pace con i ricordi passati per non lasciare neanche una piccola macchia nella mia anima.
Ora so che nonostante tutto non mi ha mai abbandonata. Non ha voluto che morissi senza conoscere la Vita vera.
Compiere la Sua Volontà è quanto di più bello abbia mai sperimentato.
Tutti i giorni, a tutte le ore, Lo supplico di permettermi di amarlo. Con il Suo Amore in me, non Lo ferirò mai più, in nessun modo.
Preghiera
Dio mio, voglio morire d'amore!
Desidero solo abbracciarti nella Tua Passione.
Donami il Tuo dolore che ci salva,
il dolore di Tua Madre, quello di San Giovanni e delle pie donne!
Tutto è poco per compensare il Tuo Amore!
Donami il dono delle lacrime!
Vedo la mia anima come la vede Gesù, che nonostante tutto mi ama e mi attira.
Confessare tutta una vita è dura, ma è più difficile essere consapevoli delle conseguenze, non solo in me, ma nel mio prossimo e nel mio Dio.
Per questo raccomando a tutti una buona Confessione sacramentale per restaurare l'amicizia con Dio e riempirsi di una rinovata speranza che cambierà la vita.
Grazie per aver letto la mia testimonianza.
Dio vi benedica!