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Traditionis Custodes non si applica alla Fraternità San Pietro: Roma locuta 

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Agnès Pinard Legry - pubblicato il 21/02/22
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L’11 febbraio scorso Papa Francesco ha autorizzato un decreto che conferma, per i membri della Fraternità Sacerdotale San Pietro (FSSP), il diritto di utilizzare i libri liturgici in vigore dal 1962. Durante un’udienza privata all’inizio del mese, il Santo Padre ha anche tenuto a precisare che gli istituti come la FSSP non sono investiti dalle disposizioni generali di Traditionis Custodes, essendo l’uso dei libri liturgici anteriori la riforma all’origine della loro esistenza e previsto dalle loro costituzioni.

Che sia l’inizio di una distensione? L’11 febbraio scorso papa Francesco ha autorizzato un decreto che riafferma il diritto per la Fraternità Sacerdotale San Pietro (FSSP) di celebrare la messa e tutti i sacramenti secondo il rito tridentino. 

Egli conferma così le disposizioni accordate al momento della creazione della fraternità, nel 1988, ai preti, e cioè – si legge nel decreto –

Un’udienza privata il 4 febbraio 

Ciò potrebbe estendersi ad altri istituti tradizionalisti. 

Il decreto fa seguito a un’udienza privata del 4 febbraio scorso, tra papa Francesco e due membri della FSSP, i reverendi Benoît Paul-Joseph, superiore del distretto di Francia, e Vincent Ribeton, rettore del seminario Saint-Pierre di Wigratzbad. Durante l’udienza – la Comunità ci tiene a precisarlo in un comunicato –

La FSSP si felicita ancora: 

[traduzione dal francese a cura di Giovanni Marcotullio] 

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