Per otto anni, il dottor Miron Ugrin è stato al servizio dei soldati ucraini che lottano contro l'aggressore russo al fronte. Quando è scoppiata la guerra nell'ex dell'Ucraina, questo chirurgo maxillo-facciale ha trasformato un camion per le trasmissioni televisive in una sala operatoria, in cui opera i soldati feriti. Per lui, dice, la guerra non è iniziata il 24 febbraio. “C'è da otto anni. Ho realizzato il mio primo intervento chirurgico a Maidan”, ha spiegato in un'intervista con l'agenzia PAP.
Il dottor Ugrin dirige una clinica di chirurgia maxillo-facciale a Leopoli. Fino al 2012 ha aiutato soprattutto i bambini a cui non crescevano i denti da latte e i pazienti oncologici. “Quando è iniziata la guerra, abbiamo affrontato anche questa”, afferma.
In questo momento, in cui si spara meno coi fucili e ci sono più bombe, le parti del corpo più a rischio sono volto, braccia e gambe. Per questo, la “sala operatoria” del dottor Ugrin è equipaggiata per curare questo tipo di ferite. “Conosco e comprendo le questioni logistiche e le necessità dei medici a livello di misure mediche e operative, e per questo al momento di offrire assistenza ai feriti ci concentriamo sulle problematiche maxillo-facciali”, ha detto.
“Ora stiamo assistendo i soldati feriti del campo di addestramento bombardato a Jaworow, che si trovano al pronto soccorso e all'ospedale militare di Leopoli”.
Il medico chiama la sua sala operatoria mobile installata in un veicolo per le trasmissioni televisive “Elefante”, e il veicolo più piccolo che funge da ambulanza “Elefantino”.
Il dottor Ugrin ha anche espresso il proprio apprezzamento per i Polacchi, aggiungendo che collabora da 30 anni, tra gli altri, con la Missione Medica Polacca e che la Polonia è amica dell'Ucraina.