Un'inchiesta elaborata su richiesta del quotidiano Valor ha dimostrato che le ricerche su Google del termine “apocalisse” sono aumentate molto tra il febbraio 2020 e il febbraio 2022. Lo studio ha anche rivelato che il primo Paese per ricerche del termine è stato l'Angola, seguito dal Brasile.
Un dato che ha richiamato l'attenzione è il fatto che le ricerche abbiano avuto un picco (fino al 220%) nella seconda metà del marzo 2020 rispetto alla metà precedente. Di fatto, si tratta del periodo che ha segnato l'inizio della quarentena provocata dalla pandemia di Covid-19 in molti Paesi.
Secondo Google, sono aumentate anche le ricerche di “fine del mondo” e “profezie”.
Questi dati portano a pensare che quel momento di difficoltà abbia risvegliato nella gente l'interesse per la “fine dei tempi”, questione descritta nel libro dell'Apocalisse, uno dei più complessi della Bibbia.
Il libro dell'Apocalisse
In diversi articoli pubblicati su Aleteia, abbiamo cercato di spiegare come interpretare i simboli così come i colori e i numeri dell'Apocalisse (dal greco “apokálypsis”, che significa “rivelazione”). In primo luogo, ricorda che il libro è stato scritto dall'apostolo San Giovanni come lettera per le Chiese dell'Asia Minore, che affrontavano tempi difficili per via della persecuzione romana. L'obiettivo era confortare i cristiani di quella regione.
L'Apocalisse di San Giovanni descrive la fine dei tempi, in cui Dio giudicherà gli uomini. Quell'intervento di Dio loda la natura (fenomeni cosmici), con simbologia e numeri. L'Apocalisse non pretende di offrire una descrizione anticipata degli eventi del futuro, ma presenta una stessa realtà sotto vari simboli diversi, e tutto viene fatto con un linguaggio intenzionalmente figurato per risvegliare l'attenzione del lettore.
Il libro, attraverso tutta la sua simbologia (come il dragone, le bestie e le piaghe, ad esempio), chiarisce che è impossibile fuggire dalla sofferenza, ma che la salvezza è una realtà.
Il messaggio principale del libro è che Dio è il Signore della Storia degli uomini, e che alla fine ci sarà la vittoria dei giusti, nonostante la sofferenza e la morte. Le calamità che vengono presentate non devono essere prese alla lettera. Dio sa e saprà guidare l'umanità, tra tutte le sofferenze, alla vittoria del Bene sul male.
Durante la pandemia sono aumentate anche le ricerche del termine “preghiera” su Google. La tendenza all'aumento è stata registrata in 75 Paesi, secondo una ricercatrice dell'Università di Copenhagen (Danimarca).
Il motivo, secondo l'esperta, potrebbe essere legato a vincoli affettivi forti minacciati dal rischio di morte (in questo caso per Covid-19). Di fatto, l'idea della prossimità della morte in genere risveglia l'ansia dell'esistenza di una comunità spirituale di vita dopo la fine dell'esistenza biologica.