separateurCreated with Sketch.

Ascoltate questa solista cantare un Kyrie ucraino del XV secolo

whatsappfacebooktwitter-xemailnative
J.P. Mauro - pubblicato il 29/03/22
whatsappfacebooktwitter-xemailnative
Registrato pochi giorni fa da due giovani cristiani ortodossi in Lettonia, questo “Kyrie” ucraino risale al XV secolo. In ore di tristezza e di guerra, ascoltate questa preghiera che eleva l'anima.

In un video postato su Facebook, la solista Aleksandra Špicberga interpreta con un amico una magnifica versione ucraina di un Kyrie eleison del XV secolo. Un modo per rendere omaggio a un intero popolo che soffre e di pregare con esso.

L'inno che canta in duetto proviene dalla prima tradizione monastica ucraina, quella formatasi appena la cultura bizantina si è diffusa nella regione, a partire dall'XI secolo. Non si conosce il nome di chi compose questa melodia dolce e struggente, ma si sa che dovrebbe risalire al XV secolo.

Per cantare questa bella versione, Aleksandra ha dichiarato di essersi ispirata a una registrazione di questo medesimo brano realizzata dal Coro da Camera di Kiev.

L'altro magnifico simbolo rivolto al popolo ucraino è il luogo in cui la giovane canta: si tratta della chiesa ortodossa dedicata a La trasfigurazione di Gesù in Lettonia. Una magnifica struttura, conosciuta col nome di “la chiesa di ferro”, perché le mura, i telai delle finestre, le capriate del tetto, le tegole, la parte inferiore della cupola e la cupola stessa sono completamente in ferro e in ghisa. Questo contribuisce senza dubbio all'acustica particolarissima. Le note acute di Aleksandra risuonano molto bene in questo spazio sacro.

Ma la chiesa è anche nota per il suo secondo soprannome, “la chiesa che viaggia”, per via della sua storia sbalorditiva. Costruita all'inizio del XIX secolo in Ucraina, è stata spostata due volte! Anzitutto nella città di Daugavpils, in Lettonia, poi di nuovo nel principato di Jerisika, sempre in Lettonia. E non è tutto, perché durante la Guerra Fredda era caduta completamente in rovina, prima di essere interamente restaurata nel 2005. Che storia!

[traduzione dal francese a cura di Giovanni Marcotullio]

Top 10
See More