Un sacerdote tedesco è stato trovato morto, apparentemente per suicidio, la scorsa settimana, il giorno dopo l'inizio di un'indagine per accuse di “comportamento abusivo”.
Il corpo di Christof May, 49 anni, guida del seminario cattolico di Limburg, è stato ritrovato giovedì nella foresta vicino Eschenau, non lontano dalla sua automobile. May era stato dichiarato scomparso mercoledì pomeriggio, il giorno dopo che il vescovo Georg Bätzing aveva notificato al sacerdote che stava avviando un'indagine per “accuse di comportamento abusivo”. In quel frangente, il vescovo lo ha sollevato dai suoi doveri in base alle linee guida della Conferenza Episcopale Tedesca.
Frankfurter Neue Presse ha riferito lunedì che May ha lasciato un biglietto suicida, e che l'ufficio del pubblico ministero a Limburg ha confermato che è morto per suicidio. Secondo il rapporto, May è stato visto allontanarsi in automobile dalla sua residenza poco prima che venisse scoperto il suo biglietto. La ricerca che è seguita ha visto impegnati Polizia e Vigili del Fuoco, come anche la Croce Rossa tedesca. Le autorità sono riuscite a localizzare i suoi resti grazie al cellulare del sacerdote.
“Gli eventi ci hanno scossi, nella diocesi di Limburg e oltre. La morte ci colpisce duramente, provoca smarrimento e sconcerto e lascia molte domande”, ha annunciato la diocesi di Limburg venerdì.
“La sincera simpatia della diocesi va alla famiglia del defunto. Allo stesso tempo, i nostri pensieri sono con coloro che hanno riferito le accuse”.
May era noto oltre i confini della diocesi per un'omelia che ha pronunciato nel 2020 diventata virale sui social media in Germania. Il sacerdote chiedeva la benedizione delle coppie dello stesso sesso e delle coppie risposate, l'ordinazione di donne e omosessuali e che anche gli altri cristiani facessero la Comunione.
Oltre ai doveri collegati alla formazione dei sacerdoti, May era membro del consiglio di sette sacerdoti che coadiuvava il vescovo di Limburg, Georg Bätzing. La scorsa settimana, un altro sacerdote della diocesi ha rinunciato dopo accuse di molestie sessuali nei suoi confronti. Prima che il sacerdote si dimettesse, il vescovo Bätzing ha affrontato molte critiche per aver promosso il presbitero nonostante le accuse nei suoi confronti.
Il presule ha chiesto un cambiamento nella Chiesa cattolica, sostenendo una modifica della dottrina della Chiesa sull'omosessualità e sull'ordinazione femminile, e ha detto che avrebbe preso in considerazione l'idea di lasciare la Chiesa se avesse avuto “l'impressione che nulla cambierà”, ha riferito la Catholic News Agency.