Ultimo dirigente dell’URSS, Michail Sergeevič Gorbačëv è morto martedì 30 agosto 2022, di sera, all’età di 91 anni. Da tempo era gravemente malato. Per tutta la vita non ha mai cessato di dichiararsi ateo, ma Gorbačëv avrebbe comunque ricevuto il battesimo.
Nato il 2 marzo 1931 a Privolnoye, nel kolchoz dove vivevano i genitori Sergei e Maria, entrambi attivisti comunisti. Il padre della madre, Pantelei Yefimovič Gopkalo, era pure comunista e presiedeva un kolchoz. Solo la nonna dell’ex dirigente dell’URSS, la madre di Maria Panteleevna, Vasilisa Lujyanovnase, si distingueva per pietà in quella famiglia, perché non aveva mai realmente aderito alle idee comuniste. Fu dunque quella donna cristiana all’origine del battesimo clandestino del futuro Premio Nobel per la Pace. Un battesimo che ha peraltro causato la modifica del nome del bambino: alla nascita i genitori lo avevano chiamato Victor, in realtà, ma questo nome gli sarebbe rimasto addosso per sole due settimane.
In una intervista accordata nel 2011 al giornalista Dmitry Gordon, il promotore della perestroika ha raccontato quell’episodio della sua vita:
Un altro aneddoto, riportato da La Vie, precisa che il battesimo avrebbe avuto luogo in strane circostanze: il sacramento sarebbe stato celebrato
Una coabitazione dei due mondi che non ha mai disturbato Gorbačëv, dal momento che – lo ha ricordato a più riprese ai media russi – nella casa dei suoi nonni le sacre icone costeggiavano sempre… i ritratti di Lenin e di Stalin.
[traduzione dal francese a cura di Giovanni Marcotullio]