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Gli esorcismi di santa Caterina da Siena: così salvava le indemoniate

SAINT CATHERINE OF SIENA

Santa Caterina da Siena

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don Marcello Stanzione - pubblicato il 02/09/22
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Per capire l’effetto della preghiera di una santa come Caterina nei confronti del diavolo è bene ricordare le parole del cieco nel vangelo di Giovanni

La patrona d'Italia, Santa Caterina da Siena, è stata anche una importante esorcista: le sue preghiere hanno salvato la vita a numerosi indemoniati, sopratutto donne.

Chi è Santa Caterina

Caterina nasce a Siena nel 1347. Ultima dei venticinque figli del tintore Jacopo Benincasa, a dodici anni è promessa a un giovane senese, ma la giovane rifiuta il matrimonio combinato dai genitori (secondo le consuetudini del tempo), e per apparire meno bella si taglia i capelli. 

La dura reazione dei genitori

La reazione dei genitori è molto dura: la obbligano ai lavori più umili e pesanti. La punizione familiare cessa quando il padre, vedendola pregare, si rende conto che non è come le altre figlie. Libera di seguire la sua strada, veste l’abito delle mantellate del Terzo ordine domenicano e per tre anni si ritira in silenzio quasi assoluto nella sua casa. 

Le prime apparizioni

A vent’anni le appare Gesù con Maria e altri santi, le pone l’anello nunziale al dito e, in una successiva visione, le chiede di dedicarsi al rinnovamento della Chiesa. Caterina inizia così il suo impegno nella vita pubblica, percorrendo le strade non solo della Toscana e dell’Italia. 

VIERGE MARIE

Gesù “guida e modello per tutti”

Numerose personalità del tempo, uomini e donne, politici e cardinali, religiosi e laici, sono toccate dal suo carisma e si stringono attorno a lei, scegliendola come loro madre e maestra. Pur essendo semianalfabeta, detta un importante trattato di mistica, numerose lettere e poesie, indicando Gesù come guida e modello per tutti. 

Calunnie e persecuzioni

La sua carità verso i poveri e i malati, l’assistenza ai condannati a morte e le conversioni che seguono, attirano l’attenzione e l’entusiasmo del popolo semplice che la ritiene una santa, ma le procurano anche calunnie e persecuzioni. 

Cinque piaghe

A Pisa, nella chiesa di Santa Cristina, nel 1375, riceve le stimmate, quale segno della sua perfetta identificazione con il Crocifisso. Cinque piaghe che rimangano invisibili per significare i dolori soprattutto morali che avrebbe sopportato per l’unità della Chiesa. 

“Il dolce Cristo in terra”

Le sue lettere raggiungono anche il papa (lo chiama “il dolce Cristo in terra”) che risiede esule ad Avignone, chiedendogli di porre fine al lungo esilio e fare ritorno a Roma. Stremata dalla fatica di una vita intensa, Caterina si spegne a Roma il 29 aprile 1380 a soli trentatré anni. Canonizzata nel 1491, è proclamata dottore della Chiesa da Paolo VI nel 1970. 

Il carisma esorcistico di Santa Caterina 

Riguardo al carisma esorcistico di Santa Caterina da Siena, il suo biografo e confessore il Beato Raimondo da Capua parlando di una posseduta scrive: 

I santi e i diavoli

Il carisma esorcistico di santa Caterina da Siena nella lotta contro i demoni o di altri santi, sta nel fatto che Dio fortifica i santi e con essi vince il diavolo, perché sia umiliato, per la loro giustizia dalle creature inferiori a lui che egli ha scelto a figli. 

Il cieco del vangelo di Giovanni

Per quanto riguarda l’effetto della preghiera dei Santi è bene ricordare le parole del cieco nato nel vangelo di Giovanni: “Ora, noi sappiamo che Dio non ascolta i peccatori, ma se uno è timorato di Dio e fa la sua volontà, egli lo ascolta. Da che mondo è mondo non s’è mai sentito dire che uno abbia aperto agli occhi a un cieco nato. Se costui non fosse da Dio, non avrebbe potuto far nulla” (Gv. 9,31-33). 

Nonna Bianchina

E così anche santa Caterina non avrebbe potuto fare niente se non per permissione di Dio, infatti quando le portarono l’indemoniata, Caterina volgendosi verso nonna Bianchina disse: “Iddio Onnipotente vi perdoni, o Madonna! Ma che avete fatto? Non sapete che sono sempre tormentata dai demoni? Perché l’avete fatta menare alla mia presenza?”.

L'indemoniata "cede"

E rivolgendosi all’indemoniata, santa Caterina disse: “Ma affinché tu, o nemico, non impedisca il bene di questa pace, metti il capo sulle ginocchia di costui, e aspettami lì finché non sia ritornata”. A questo comando, l’indemoniata poggiò docilmente il capo sulle ginocchia di frate Santi Ermita… nel frattempo il demonio gridava, per bocca dell’ossessa: “Perché mi tenete qui? Oh, lasciatemi andare via! Io non ne posso più”.

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