Molti avranno forse visto la nota scultura che raffigura questo angelo, espressivo e meraviglioso.
È l'ultima opera dello scultore, avvocato, scrittore e poeta William Wetmore Story, e si trova nel Cimitero Protestante, o Cimitero degli Inglesi, di Roma, vicino alla Piramide Cestia, in cui sono sepolte grande personalità, come i poeti Shelley e Keats e pittori come il russo Ivanov.
Story dedicò la scultura alla moglie, e dicono che fosse distrutto dalla tristezza per la mancanza della sua compagna e “musa ispiratrice”. Dopo qualche mese morì anche lui. Ora contiene i resti di entrambi e del figlio Joseph, morto a Roma quando aveva appena 6 anni.
Ebbero altri tre figli, tutti artisti come il padre: Thomas Waldo Story divenne scultore, Julian Russell Story ritrattista di successo ed Edith Marion, marchesa Peruzzi de' Medici, scrittrice.
Il cosiddetto “angelo del dolore” viene a lasciare fiori sulla tomba, ma non riesce a sopportare la sofferenza. Si accascia, cade prostrato, con una tristezza così profonda che le sue ali, perdendo il loro splendore, si chiudono come ad avvolgere il suo corpo.
L'espressione dell'amore che William aveva per l'amatissima moglie ha ispirato varie copie. Nel 1901 ne è stata elaborata una replica a Palo Alto, in California, in onore di Henry Latrhop, fratello del co-fondatore dell'università di Stanford «Jane Stanford».
Altre repliche sono presenti in altri cimiteri di varie parti del mondo, come New York, Maryland e California (Stati Uniti), Vancouver (Canada), San José de Costa Rica e Santiago de Cuba.
Anche nel mondo musicale vari gruppi hanno reso omaggio all'angelo del dolore: Odes Of Ecstasy, Evanescence, Nightwish e Anabantha.