Perché i cattolici mangiano carne di maiale anche se viene considerata impura da ebrei e musulmani?
Le considerazioni sui tipi di carne che si possono e non si possono mangiare variano da cultura a cultura, e c'è diversità di princìpi anche tra le religioni.
Ci sono anche movimenti che chiedono di astenersi completamente da qualsiasi consumo di carne.
Di recente, ad esempio, un gruppo di difesa degli animali ha suscitato polemiche inviando una lettera a Papa Francesco chiedendogli di scomunicare i cattolici che mangiano carne di qualsiasi tipo.
Secondo l'agenzia ACI Prensa, il gruppo sostiene che “nessuno deve mangiare carne quando sono in gioco la salute del pianeta e il futuro della vita”.
Per quanto riguarda il consumo di carne in generale, la stessa agenzia di notizie ha consultato p. Francisco José Delgado, dell'arcidiocesi spagnola di Toledo, su ciò che afferma la Chiesa cattolica.
“Nella tradizione cristiana, la fede cattolica non ha mai proibito di mangiare carne”, ha spiegato. Questa dottrina, aggiunge, è logica, “visto ciò che dice il Nuovo Testamento”.
“Gesù insegna chiaramente che nulla di ciò che viene da fuori contamina l'uomo. Quando i Suoi discepoli Lo interrogano sulle Sue parole, sorpresi dai Suoi costumi ebraici, Gesù spiega loro: 'Anche voi siete ancora senza intelletto? Non capite che tutto ciò che entra nella bocca, passa nel ventre e va a finire nella fogna?'”
“L'evangelista San Marco sottolinea: 'Così dicendo, dichiarava puri tutti i cibi'”.
Questo è fondamentalmente lo stesso motivo per cui non c'è alcun divieto cattolico al consumo di carne di maiale, anche se le tradizioni ebraiche e musulmane non lo consumano perché lo ritengono impuro.
P. Francisco José ricorda anche che l'apostolo San Paolo già considerava che non ci sono problemi nel consumare la carne di animali sacrificati agli idoli, visto che non si dà alcun valore religioso a questi sacrifici. Il fedele è comunque libero di astenersi da questo tipo di carne a causa delle obiezioni di coscienza personali. In questo caso, il sacerdote sottolinea che “l'astinenza dalla carne non dipende dal fatto che si tratti di carne animale, ma che è stata sacrificata in un rituale pagano, com'era consuetudine tra i gentili”.
Il sacerdote parla anche del significato cattolico dell'astinenza dalla carne per ragioni penitenziali, come in Quaresima:
“La logica della penitenza non è privarsi di cose proibite, perché questo dev'essere fatto sempre, ma delle cose che sono permesse. Se la Chiesa ordina l'astinenza dalla carne in certi giorni o se alcuni ordini religiosi lo fanno sempre o in determinati orari, è proprio perché è permesso mangiare carne”.
Il sacerdote ricorda infine che San Tommaso d'Aquino, uno dei più grandi teologi della storia del cristianesimo, confermava esplicitamente che è lecito uccidere degli animali per nutrirsi, com'è lecito uccidere delle piante per lo stesso scopo.