L'iniziativa dei supermercati Jumbo, presenti in Olanda e Belgio, è stata avviata nel 2019 nella città olandese di Vlijmen. Di fronte al successo del modello, la catena ha situato più Kletskassa (cassa lenta) in tutti i punti vendita del Paese.
L'obiettivo è molto semplice e al contempo necessario: sradicare la solitudine. Come riuscirci? Con un gesto facile come il fatto che il cassiere del supermercato metta a disposizione il proprio tempo conversando con i clienti mentre fanno la fila per pagare.
Società frettolosa
La frenesia della vita moderna impone un ritmo che ci impedisce di rilassarci e può provocare malessere. Viviamo in modo così accelerato che perfino alle casse del supermercato a volte non ci sono persone disposte ad assisterci. Ci ritroviamo davanti a una macchina che funziona da sola, così nessuno “perde” il suo tempo.
In questo supermercato olandese, però, si è scommesso su un altro modello, che potremmo definire slow life. Con l'implementazione delle “casse lente”, si dà la priorità alla comunicazione e al rapporto tra le persone per combattere la solitudine, soprattutto degli anziani.
La solitudine, l'epidemia del XXI secolo
Prima della pandemia, la solitudine indesiderata già esisteva, ma il lockdown e le restrizioni sociali hanno acuito il problema, al punto che l'OMS ha già definito questa condizione l'epidemia del XXI secolo.
La struttura della società moderna influisce sulla questione. Fattori come l'invecchiamento della popolazione, la configurazione familiare o l'individualismo crescente aggravano la situazione, della quale risentono soprattutto gli anziani.
Nel caso delle persone anziane, infatti, questo scenario – spesso indesiderato – provoca il deterioramento della salute, fisica e mentale, visto che le capacità cognitive e a livello di mobilità si vedono ridotte.
Per via dell'aumento dell'aspettativa di vita e dei cambiamenti nelle dinamiche sociali, inoltre, tutto indica che la solitudine indesiderata continuerà ad aumentare nei prossimi anni.
Per questa ragione, sia la società civile che Governi e amministrazioni pubbliche devono mobilitarsi per far fronte al problema e collocarlo tra le loro priorità politiche.
In Spagna, ad esempio, il Ministerio de Derechos Sociales y Agenda 2030 (@MSocialGob) lavora a una strategia nazionale contro la solitudine indesiderata degli anziani, e la Fundación ONCE, preoccupata per questa problematica, ha creato lo scorso anno l'Observatorio Estatal de la Soledad no deseada (Osservatorio Statale della Solitudine Indesiderata).
L'obiettivo è rendere più visibile questa realtà che interessa milioni di persone in tutto il mondo, soprattutto donne.
Riattivare i rapporti sociali
In definitiva, se mantenere una vita attiva e solide relazioni sociali sono fattori che influiscono positivamente sul benessere fisico ed emotivo degli anziani, dobbiamo approfittare degli strumenti che ci aiutano a mantenere questi vincoli e la vicinanza con loro.
È proprio questo che si è materializzato nei supermercati Jumbo. Il loro responsabile commerciale, Colette Cloosterman-Van Eerd, lo spiega così: “Molte persone, soprattutto quelle più anziane, spesso si sentono sole. La nostra attività è fortemente legata al cuore della società. I nostri negozi sono un importante punto di incontro per molta gente, e vogliamo giocare un ruolo importante identificando e combattendo la solitudine”.
“Siamo orgogliosi del fatto che molti dei nostri cassieri siano felici di sedersi alle Kletskassa”, ha aggiunto, segnalando che “sostengono l'iniziativa e vogliono aiutare la gente a stabilire un contatto con altre persone in modo del tutto disinteressato”.
Anche i clienti sono felici di poter parlare un po' senza la fretta delle persone impazienti in coda.
In definitiva, si tratta di un gesto piccolo, ma molto prezioso.