Katarzyna Szkarpetowska: Dopo la maturità, lei è entrto nel seminario diocesano a Lublino, ma non vi rimase a lungo.
Ks. Konrad Nowak SDS*: Sì, si trattava di un seminario diocesano. Ho lasciato dopo un anno di formazione. Presto sono giunto alla convinzione interiore che essere un sacerdote diocesano non era ciò a cui Dio mi chiamava. Durante le vacanze che ho trascorso ancora come chierico, ho deciso di non tornare per il secondo anno. È stato un periodo molto difficile per me. Ho persino nutrito dei rancori verso Dio per come si erano svolti gli eventi. Alla fine ho deciso di dedicare la mia vita a Lui, ho rischiato molto e improvvisamente mi sono reso conto che la decisione che avevo preso - quella di entrare in seminario - era sbagliata.
Come guarda indietro a quell'anno? È stato un periodo fruttuoso o sprecato?
Fruttuoso, assolutamente sì. Mi sono reso conto che desideravo vivere in comunità, cosa che mi ha anche sorpreso, poiché una delle caratteristiche principali del mio carattere è l'individualismo e non avevo mai sentito il bisogno di appartenere a qualsiasi comunità ecclesiastica. Ero un chierichetto, ma era tutto qui. Solo la mia permanenza al seminario di Lublino mi ha mostrato questa necessità spirituale.
La sensazione che Dio voleva che lo servissi come persona religiosa non mi ha abbandonato una volta lasciato il seminario diocesano. Il desiderio è sempre stato con me.
Una volta uscito dal seminario, ho iniziato a pensare alla via della vita monastica. Ho cercato informazioni sui monasteri principalmente in internet. Ricordo che quando ho digitato una frase relativa ai monasteri maschili, una delle prime pagine web che mi è apparsa è stata quella dell'Ordine dei Domenicani. Mi sono innamorato del carisma domenicano. E da un punto di vista spirituale, perché per quanto riguarda le questioni più pratiche, mi è sempre molto piaciuto il carisma domenicano. Del resto, ancora oggi mi piace.
Eppure lei non è diventato domenicano.
Dopo il seminario ho iniziato a lavorare. Sono stato assunto come... barman (sorriso).
Ha evangelizzato, quindi, da dietro un bancone?
All'inizio cercavo di nascondere i miei trascorsi in seminario. Non volevo esibire il mio passato. Anch'io avevo bisogno di un po' di stabilità, di superare ciò che era successo. Ma il mondo è piccolo e anche Lublino, nonostante sia una città di provincia, è risultato piccolo. Avevo conoscenze in comune con i miei colleghi e colleghe di lavoro e la voce che ero stato un seminarista si è diffusa abbastanza rapidamente. Quando sono stato "smascherato", mi è stato subito affibbiato il soprannome di "parroco" (risate).
Quindi è diventato parroco prima dell'ordinazione 🙂
Si può dire così (risate).
I colleghi al lavoro erano sorpresi, ma in senso positivo, credo. La testimonianza per loro era che qualcuno che pensava al sacerdozio si fosse rivelato un ragazzo normale, simpatico. Un amico con cui si poteva parlare normalmente, ridere e lavorare.
Con i Domenicani, non è successo più nulla, perché?
Un aspirante alla vita dell'Ordine domenicano segue un prenoviziato, che precede il noviziato. Uno dei requisiti per entrare nel prenoviziato è la partecipazione a ritiri vocazionali, durante i quali l'interessato partecipa alla vita della comunità monastica, la comunità lo osserva e viceversa. Questi incontri si tenevano nel monastero domenicano del quartiere di Służewo, a Varsavia.
E in qualche modo, durante questo periodo - dalla decisione di lasciare il seminario diocesano al momento in cui ho deciso invece di entrare nel seminario monastico, per i sacerdoti salvatoriani - non mi è stato possibile né partecipare ai ritiri vocazionali domenicani né arrivare agli incontri vocazionali di cui parlavo. Continuavo a imbattermi in qualche impedimento: o dovevo sostituire al lavoro un collega che era malato o avevo un esame all'università perché avevo iniziato anche gli studi (studiavo Sicurezza nazionale e Teologia).
Teologia, ovviamente, ha senso...ma Sicurezza nazionale? Dopotutto, lei aveva intenzione di entrare in un Ordine.
Non sapevo come sarebbe andata. Ho scelto l'indirizzo in "Sicurezza nazionale" pensando a un futuro garantito.
Tra un seminario e l'altro, lei lavorava al bar, studiava in due indirizzi diversi, suonava (ne parleremo dopo), pensava di entrare nei Domenicani e alla fine ha deciso di diventare Salvatoriano. Che cocktail!
È andata proprio così! (Risata) Nel frattempo, avevo conosciuto i Salvatoriani. Mentre prima non avevo avuto la possibilità di frequentare dei religiosi, avevo conosciuto un po' i sacerdoti salvatoriani perché fornivano aiuto, a livello pastorale, nella mia parrocchia di origine. E una domenica ho conosciuto uno di loro: Pawel. Siamo diventati amici. Del resto, questa amicizia continua fino ad oggi.
Ha deciso, quindi, di entrare nella congregazione dei Salvatoriani su consiglio di Pawel?
No. È vero che ho condiviso con Pawel i miei dubbi e riflessioni riguardo la vita religiosa, ma gli avevo chiesto fin dall'inizio della nostra conoscenza di non insistere affinché io entrassi nei Salvatoriani.
Pawel ha rispettato questa mia richiesta. Ma una mattina mi sono svegliato con la certezza di voler diventare un Salvatoriano, mi sembrava un segno divino. La pace interiore che ho provato in quel momento è stata la conferma che stavo scegliendo la giusta strada. Ho chiamato Pawel e gli ho confidato che volevo far richiesta per essere ammesso nella Società del Divin Salvatore.
Il postulato si svolgeva in un piccolo paesino tra Cracovia e Zakopane. Permetta una domanda diretta: come si trovava lì? In quella tranquillità, in un luogo un po' isolato? Prima di allora, aveva viaggiato molto. Come membro del gruppo musicale Gospel Rain, lei ha suonato sul palco al fianco di artisti come Natalia Kukulska, Kuba Badach, i fratelli Golcowie e... improvvisamente un salto. Una svolta di 180 gradi.
Questo improvviso cambiamento è stato come un urto violento contro un muro. Nonostante questo, Dio mi ha sempre mostrato la sua vicinanza. In particolare, il periodo prima del postulato presso i Salvatoriani è stato molto intenso per me, sia per la quantità di concerti in cui ho suonato, sia per l'impegno nella registrazione e promozione del mio album.
Nel luglio del 2016 si è tenuta la Giornata Mondiale della Gioventù. Proprio in quel mese, il 15 luglio, ho iniziato il mio periodo di postulato. Quando ho presentato la mia domanda di ammissione, ho chiesto alla Provinciale di poter iniziare la formazione un po' più tardi, poiché avevo già programmato alcuni eventi musicali con i Gospel Rain. Tra questi eventi c'era l'incontro di Papa Francesco con i volontari del 31 luglio, alla Tauron Arena di Cracovia.
Il Provinciale ha acconsentito a condizione, però, che il 1 agosto avrei cominciato il noviziato. Così, il 31 luglio ho suonato con i Gospel Rain e i Golec uOrkiestra per il Papa alla Tauron Arena, e il giorno dopo ho iniziato il noviziato.
[Tradotto dal polacco da Mirko Testa]
*KS. Konrad Nowak SDS fa parte della Società del Divin Salvatore. Serve nella parrocchia della Vergine Maria del Salvatore a Mikołów. Catechista nel complesso della Scuola Tecnica a Mikołów. Fino a poco tempo fa, era membro della band musicale Gospel Rain.