Dopo un lungo periodo di solitudine, di recente ho ricominciato a cercare “la persona giusta”. Dopo sei mesi di ricerche, sono già esausta, ma non ho perso la speranza.
Una cosa che ho notato è che avere appuntamenti quando non si è più giovani sembra di gran lunga più complicato.
È molto difficile incontrare qualcuno quando si hanno tante cose da fare, e per quanto il mio editor vorrebbe che io incontrassi qualcuno in chiesa, non è accaduto!
E allora ecco che appaiono i siti di appuntamenti.
Se c'è un momento in cui una persona single trattiene il fiato e compie un salto di fede, è quando si iscrive a quei siti e poi inizia davvero ad essere interessata a qualcuno. Logora i nervi, demoralizza (quando l'altra persona non ricambia l'interesse) e impegna anche molto tempo.
Tutto questo agisce anche sulla propria mente: si mette in discussione ciò che si vuole davvero, ci si chiede se si è ragionevoli, spaventati e troppo cauti. È difficile da capire.
C'è poi la questione aggiunta della sovrapposizione. Ad esempio, si potrebbe andare ad alcuni appuntamenti e apprezzare qualcuno che vorrebbe continuare a uscire con noi ma potrebbe anche uscire con altre persone incontrate sul sito.
Cosa fare?
Alcuni ritengono che sia del tutto accettabile entrare in questa zona grigia di uscire per un po' con varie persone contemporaneamente, aspettandosi che alla fine venga presa una decisione. Altri, come me, sono più categorici: una persona alla volta, grazie mille.
È un processo orribile, ma c'è qualcosa che aiuta. La pazienza. La pazienza di non lanciarsi in decisioni affrettate perché ci si sente soli, e la pazienza per capire che la persona che ci piace alla fine troverà la strada che porta a noi, e che entrambi prima o poi sapremo se è questo è il viaggio che si dovrebbe compiere insieme.
Il fatto è che io sono probabilmente la persona più impaziente che conosco. Mi piace prendere una decisione e poi impacchettare tutto con un bel fiocchetto. Con l'età e un po' di saggezza, però, ho capito che la gente ha bisogno di tempo.
Non sappiamo cosa i nostri potenziali “veri amori” abbiano sperimentato nella vita, e quello con cui potrebbero lottare. Se io potrei essere più spontanea e parlare col cuore, altri hanno un approccio ben più ragionevole e misurato al momento di cercare l'amore.
Grazie al cielo, ho trovato aiuto al riguardo. Il mio editor mi ha chiesto quale fosse il mio santo patrono per il 2023 dopo aver fatto il quiz di Aleteia. Ho ricevuto Santa Monica, madre del “ragazzaccio” poi rinsavito, Sant'Agostino, e non ho potuto fare a meno di pensare quanto fosse adeguata.
Dopo tutto, Santa Monica ha davvero mostrato la pazienza di un santo mentre aspettava che il figlio abbandonasse la sua vita scapestrata e trovasse la fede – c'è voluto solo qualche decennio!
E allora, quando sono in ansia per il mio futuro e mi auguro di non dover aspettare decenni, spero anche che Santa Monica preghi per me, e che Dio mi doni la pazienza di cui ho bisogno per continuare nella mia ricerca dell'amore con speranza e fede.