I turisti, compresi i pellegrini che giungono nei luoghi sacri della Terra Santa, arrivano in genere in pullman. Scendono, visitano, pregano e risalgono sul bus. Gesù, però, nella Sua vita pubblica ha vissuto un'esperienza molto diversa:
“Gesù percorreva tutte le città e i villaggi, insegnando nelle loro sinagoghe, predicando il vangelo del regno e guarendo ogni malattia e ogni infermità”.
Mt 9, 35
C'è qualcosa di molto evangelico nel camminare di villaggio in villaggio, incontrando la gente e non solo visitando i luoghi, per quanto possano essere significativi. Credenti e non credenti si sentono attratti da quest'uomo straordinario che percorreva quella regione per offrire un messaggio d'amore alle persone.
È stato questo che ha spinto due esperti di escursionismo, Maoz Inon (ebreo, di Israele) e Dave Landis (cristiano, degli Stati Uniti), a fondare e promuovere un'esperienza unica in Terra Santa, la Rotta di Gesù (Jesus Trail). La via di pellegrinaggio percorre 64 chilometri, da Nazaret a Cafarnao, seguendo i passi di Cristo nella Sua vita pubblica.
Sia per Maoz che per Dave, il punto di partenza è stata la propria esperienza percorrendo l'Israel National Trail, che attraversa il Paese da nord a sud, passando per i luoghi biblici. In un'intervista ad Aleteia, hanno riferito di essersi conosciuti attraverso Internet, condividendo la propria esperienza, nel 2005.
“Credo che condividiamo questa visione per creare un modo per far sì che le persone camminino dove ha camminato Gesù. Suona un po' semplicistico, vero? I pellegrini, però, vengono in genere in un pullman turistico con guida. Scendi dal pullman, cammini fino al luogo indicato. Torni al pullman. Entri nell'ambiente con l'aria condizionata. Non hai un'esperienza con la gente. Credo che quello che entrambi abbiamo sentito durante i nostri viaggi era che potevamo creare qualcosa in cui la gente non si limitasse a camminare nei luoghi, ma riuscisse a conoscere la gente con tutte le sue differenze e complessità, un modo nuovo per sperimentare i posti e avvicinarsi alla storia”.
Da Nazaret a Cafarnao
Il percorso segue il cammino che Gesù avrà compiuto in molte occasioni, dal suo villaggio natale a Cafarnao, dove viveva l'apostolo Pietro.
Sono 64 chilometri, indicati con un segno (bianco-giallo-bianco), e si visitano luoghi amati non solo dai cristiani, ma anche da altre confessioni religiosi. Si incrociano Zippori, Mash’da (luogo natale, secondo la tradizione, del profeta Giona), Magdala, Tabga (luogo della moltiplicazione dei pani). Si prosegue poi verso il Monte delle Beatitudini, terminando a Cafarnao.
Oltre a queste località, il cammino attraversa la fertile valle di Yizreel e incrocia le colline di Arbel e la zona di Hattin, fino ad arrivare alla riva nord-occidentale del Mare di Galilea. Il progetto è sostenuto dall'Israel Trails Committee della Società per la Difesa della Natura in Israele (SPNI) e dalla regione della Bassa Galilea.
Un percorso lungo la vita di Gesù
Esiste anche un altro percorso, il Gospel Trail, avviato dal Ministero del Turismo di Israele, e il cui itinerario sembra simile. L'approccio, però, è molto diverso, spiega Dave: “La gente sceglie il Jesus Trail perché offre un'esperienza molto concreta, l'esperienza di Gesù di incontrare la gente”.
“Quando si cammina in Galilea tra gli uliveti, si vede un pastore con il suo gregge di pecore. Si vede una famiglia locale che fa un picnic e ci si sente come quando Gesù camminava per questi luoghi e conosceva persone di varie comunità, con uno stile di vita diverso. Persone diverse, ma uguali. Lo stesso sentimento, la stessa storia. Gente diversa. Ma si continua a vivere la stessa storia. È questo che significa per me”, spiega Maoz.
“Penso a Gesù che cammina in questi posti, recandosi nel luogo in cui si trovavano i suoi nemici. È questa la parte più profonda di tutto questo. È un sentimento, ma è anche un modo agire”, aggiunge Dave.
Ulteriori informazioni sul Jesus Trail qui.
Qui la guida del percorso.