La festa della mamma ci invita a pensare non solo a colei che ci ha dato la vita e ci ha cresciuti, ma anche alla maternità spirituale di cui beneficiamo incessantemente: quella di Maria e quella della Chiesa.
Come la Vergine Maria e la Chiesa esercitano la maternità?
Attraverso il Suo "Fiat", Maria acconsente al mistero dell'Incarnazione e collabora già a tutta l'opera che Suo Figlio deve compiere. Dice il Catechismo della Chiesa Cattolica: “Lei è Madre ovunque è il Salvatore". Fin dai tempi più antichi, la Santa Vergine è chiamata "Madre di Dio". Il Suo ruolo in relazione alla Chiesa e a tutta l'umanità è unico: "Ha portato all'opera del Salvatore una cooperazione assolutamente impareggiabile per la Sua obbedienza, fede, speranza e la Sua carità ardente, affinché la vita soprannaturale fosse restituita alle anime. Per questo è diventata per noi, nell'ordine della grazia, nostra Madre" (Vaticano II, Lumen gentium § 61).
Maria, Madre di Cristo, è anche Madre delle membra di Cristo, cioè della Chiesa, ha cooperato con la Sua carità alla nascita dei fedeli nella Chiesa. Questo è il frutto del Suo pellegrinaggio di fede dove, unita fedelmente a Suo Figlio fino alla croce, è finalmente donata al discepolo come Sua Madre: "Donna, ecco Tuo figlio" (Gv 12, 27).
Anche la Chiesa esercita la maternità, perché noi riceviamo la vita della fede attraverso di Lei. "Noi crediamo alla Chiesa come la madre della nostra nuova nascita, e non "nella" Chiesa come se fosse l'autrice della nostra salvezza" (San Fauste de Riez). Poiché è nostra Madre, è anche l'educatrice della nostra fede. È Lei, per esempio, che ci insegna che Dio può essere conosciuto con certezza dalla luce naturale della ragione. Se non avessimo imparato questo, quanti sosterrebbero che Dio è certamente conoscibile?
Edouard Huber